venerdì 27 maggio 2011
mercoledì 2 marzo 2011
perdoni il termine. S***T
l'inadeguatezza saràà la mia rovina, o la mia fine.
compiti troppo grandi, troppe aspettative.
io non voglio stare qui.
vorrei andare a casastare a casa, immersa nel piumone. ma non posso.
dormire come in after dark di murakami. un sonno ininterrotto. ma senza la possibilità di svegliarsi che è ventilata all'ultima riga del testo, in quel tremolio sottile che chiude la porta alla narrazione. non ce la farei a sopportare neanche un tremolio sottile
provo a leggere qualcosa, ma è impossibile. ho il cervello che è come una nebbiolina appiccicosa e persistente, con un buzzzzzzz di fondo. come quando, in montagna, la televisione salta e ci sono solo le interferenze.
mando giù a forza la torta di mia madre. la mela no, non ne ho voglia.
essere alice che non raggiunge mai il fondo del pozzo, se possibile
voglio dimenticarmi.e che chiunque si dimentichi di me. che non mi guardino, che non mi pensino, che non mi giudichino.
non voglio essere nulla.
stamani mi sono ritrovata a singhiozzare nel bagno.
servizio sui rom? io?
e perchè mai! ma sembro il tipo?
non voglio, non me la sento.
non ce la faccio a fare sforzi di sisifo, che per me si uniscono ai supplizzio di tantalo.
a che pro?
stare qui a studiare "gironalismo" mi fa schifo.
lo so, sta pensando "si incuriosisca, si sforzi"
ma non ce la faccio. e nel contempo non ne ho voglia. e non so quale delle due cose sia più stupida.
non sopporto neache di mettermi a studiare. trovo stupido anche questo.
ma non ne ho la forza. studiare è stata l'unica cosa che mi è sempre riuscita (troppo?) facile.
non so neanche se avrei voglia di applicarmi in minime cose.
io voglio solo stare cheta, e quieta.
non più calma. non lo sarò mai.
in questi ultimi giorni sno più quieta, ma non più calma.
é questa quiete apparente a crearmi il mal di stomaco, il mal di schiena o l'emicrania?
o me li creo io?
e non ce la faccio più, si al'inadeguatezza causa del mal di stomaco o il contrario, non so neanche quanto mi interessi saperlo.
sapete la risposta del mio analista?
eccola:
compiti troppo grandi, troppe aspettative.
vorrei andare a casastare a casa, immersa nel piumone. ma non posso.
dormire come in after dark di murakami. un sonno ininterrotto. ma senza la possibilità di svegliarsi che è ventilata all'ultima riga del testo, in quel tremolio sottile che chiude la porta alla narrazione. non ce la farei a sopportare neanche un tremolio sottile
provo a leggere qualcosa, ma è impossibile. ho il cervello che è come una nebbiolina appiccicosa e persistente, con un buzzzzzzz di fondo. come quando, in montagna, la televisione salta e ci sono solo le interferenze.
mando giù a forza la torta di mia madre. la mela no, non ne ho voglia.
oppure astrarmi completamente,. trascinarmi altrove, lontano dal qui.
dimenticarmi.essere alice che non raggiunge mai il fondo del pozzo, se possibile
voglio dimenticarmi.e che chiunque si dimentichi di me. che non mi guardino, che non mi pensino, che non mi giudichino.
non voglio essere nulla.
stamani mi sono ritrovata a singhiozzare nel bagno.
servizio sui rom? io?
e perchè mai! ma sembro il tipo?
non voglio, non me la sento.
non ce la faccio a fare sforzi di sisifo, che per me si uniscono ai supplizzio di tantalo.
a che pro?
stare qui a studiare "gironalismo" mi fa schifo.
lo so, sta pensando "si incuriosisca, si sforzi"
ma non ce la faccio. e nel contempo non ne ho voglia. e non so quale delle due cose sia più stupida.
non sopporto neache di mettermi a studiare. trovo stupido anche questo.
ma non ne ho la forza. studiare è stata l'unica cosa che mi è sempre riuscita (troppo?) facile.
non so neanche se avrei voglia di applicarmi in minime cose.
io voglio solo stare cheta, e quieta.
non più calma. non lo sarò mai.
in questi ultimi giorni sno più quieta, ma non più calma.
é questa quiete apparente a crearmi il mal di stomaco, il mal di schiena o l'emicrania?
o me li creo io?
e non ce la faccio più, si al'inadeguatezza causa del mal di stomaco o il contrario, non so neanche quanto mi interessi saperlo.
sapete la risposta del mio analista?
eccola:
Carissima! Ho un'idea geniale: perchè non pubblica quanto m i ha testè scritto come articolo suo sul tedium vitae della gioventù - la frustrazione - l'ineluttabilità del destino anonimo e piatto senza alcuna prospettiva nè speranza alcuna!
avrebbe un grande successo....
Ci pensi!!!!!
Questo è il momento in cui deve investire su di sè: non importa su cosa, ma...INVESTIRE SU DI SE'! " molto è confuso sotto le stelle; dunque molte sono le opportunità!" recita Mao Tse Tung.
Si affidi al suo istinto - si prenda cura di sè!...
(debbo dire che il suo scritto è davvero bello e sentito).
con affetto.
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