mercoledì 1 dicembre 2010

che ci faccio qui?

in senso lato,
in senso stretto.

iniziamo dal senso stretto: la scuola, che continua preventivamente a dirci: "sarà dura, sarà più dura. non riuscirete a dormire la notte, perché avrete 8 cose da fare tutte insieme, e non avrete il tempo per farla. fra i corsi, le uscite, quello di radio che vuole una cosa, quello di televisione un'altra, quelli della carta stampata e del web altro ancora. non si parlano tra loro e quindi non sanno neanche se ti mettono tutti la chiusura lo stesso giorno. e la chiusura è tra due giorni, ti dicono."
morremo invendicati, ma morremo. è quello che mi viene più naturale da dire. lavoreremo per la gloria, ora e in futuro, sperando che le cose vadano abbastanza bene. ovvero che mamma e papà campino abbastanza da avere una pensione e poterla mettere via, a poco a poco, per darti il tuo tozzo di pane, da qui alla tua eternità.
dal senso stretto si arriva così al senso lato.
qual è la tua eternità, e chi lo decide. io capisco monicelli, e altri che come lui, hanno detto basta, prima o poi.
prima o poi.
prima o poi.
in senso lato e in senso stretto.

2 commenti:

eleo ha detto...

qui ci fai che sei amica mia. dovrebbe essere una ragione sufficiente.

sasha ha detto...

continuo a non capire