domenica 26 settembre 2010

chi ben comincia

no, chi ben comincia non è mai a metà dell'opera. figuriamoci chi comincia male.
il punto è che io inizio un master in piena crisi di ansia e non è per niente una bella cosa. in più non riesco neanche a capire da cosa sia causata la crisi d'ansia...
ansia da prestazione ? c'è
ansia da mancanza di autostima? c'è
ansia da nuova strada da esplorare - ovvero fobia verso l'ignoto? c'è

e c'è per di più che ormai da un po' inizio ad avere lo stesso sogno dell'italiano medio, sogno più che legittimo, ci mancherebbe: vincere al superenalotto. mai avrei creduto che sarebbe arrivata l'ora nella mia vita in cui mi sarei ritrovata a pensare "i soldi danno la tranquillità".
ma poi perché ho così tanta paura del futuro? presentimenti, sogni, visioni apocalittiche?
EPPURE OGNI MINIMA COSA ORMAI MI ATTANAGLIA E SENTO UN PESO CHE MI FA MANCARE IL FIATO. cliché! direte voi, e sarà anche un cliché fatto e finito...ma provate voi a stare senza fiato la notte, mentre sperate di addormentarvi.
potreste dirmi di aggrapparmi ai miei sogni ma, obiettivamente, non so più cosa sperassi di diventare, o forse non l'ho mai saputo. perché la vera sindrome di peter pan non è non voler crescere perché si sta tanto bene da bambini, ma è aver paura di quello che si è diventati una volta cresciuti, in quanto sembra solo e unicamente un buco nero.
e allora ben venga il 2012, sperando che i maya ci abbiano azzeccato.

mercoledì 8 settembre 2010

e alla fine i nostri eroi

o per meglio dire la nostra eroina, dopo le titaniche fatiche del tema di italiano di ieri, ha deciso di fare una cosa molto, molto stupida.

avete in mente quelle classifiche che a volte appaiono su libri, riviste, blog e affini?
siano esse "i 10 scapoli più ricchi della galassia centrale"
"15 metodi per fare un uovo sodo"
"10 discipline orientali che dovete conoscere (almeno di nome) per essere cool"
ecc ecc

sono un po' di anni che io ne ho salvata una fra le pagine internet classificate come "i miei preferiti" e la lista è questa

ALL TIME 100 NOVELS (IN ENGLISH)

fatta qualche anno or sono dal settimanale inglese Time. e questo spiega per solo libri in inglese e pressoché solo modern books, che nella corrente traduzione italiana sarebbero: libri di letteratura contemporanea.

fra questi alcuni li ho già letti, indipendentemente dalla loro presenza nella lista, semplicemente (?!) perché mi sono capitati nelle mani nel corso degli anni.
e il progetto pazzo è questo: leggerli tutti. uno per uno. magari anche rileggere quelli che avevo letto più di 10 anni fa, dando così per scontato il discrimine per una lettura critica(?!) sia intorno ai 16 anni.
e in più commentarli, criticarli, lodare o mandare a ca..re gli illustri critici che li hanno scelti ecc ecc.

ma ho bisogno di un paio di regole, in ogni caso, se nò potrei morire per troppa letteratura considerata "alta" da quelli del Time.

regole:
- posso non seguire l'ordinamento alfabetico
- è lecito abbandonare un libro, ma bisogna spiegare il perché e il percome.
- posso sostituire quei libri che non si trovano in Italia (ebbene sì, ce ne sono) con altri presi dalle altre liste dei due critici, ovvero, gli esclusi e i non concordi.
- posso leggerli in lingua o in traduzione a seconda della disponibilità.
- devo leggerne almeno uno al mese.
- fra un libro e l'altro, o anche fra le pagine di uno stesso, DEVO leggere altro, oppure impazzirò.
- posso abbandonare il progetto, ma non prima di aver letto almeno 1/3 dei libri rimasti.

detto questo, quanto sono pazza da uno a 10?
valgono anche i trilioni, temo.

sabato 4 settembre 2010

temi di italiano a sorpresa

a volte era il più temuto fra i compiti in classe. perché per le altre materie potevi imputare l'insuccesso alla mancanza di studio: a non capire nulla di matematica, ad avere sempre odiato il piucheperfetto passivo in greco e la perifrastica in latino, a confondere la cinesica con la cinetica di fisica e così via.
ma col tema d'italiano non ci son santi che tengano.
e se avevi un'insegnante come la mia...auguri!
ora mi ritrovo nella stessa situazione.

martedì ho il tema di italiano, ovvero, lo scritto di un concorso per l'accesso a un master.
argomento? vario ed eventuale.
perciò io son qui, non avendo scritto più nulla dopo il tema del liceo (una sbrodolata su affetti e paesaggi nella letteratura, se non erro), a non avere idea o intenzione di ripassare qualcosa (cosa?) per l'ardita prova.

fidando, come sempre, che in passato abbia letto qualcosa di attinente all'argomento che mi daranno, e poi di ricamarci sopra con grazia. magari un pio' più grazia di quella che metto in questo blog e sperando che la mia mano, affetta da tendinite acuta da ormai due settimane, decida di starsene buona buonina durante la prova.

nel frattempo ho deciso che mi leggo Rani Manicka. non c'entra nulla, ma un buon consiglio di lettura non va mai buttato, perciò, correte in biblioteca e prendete "la madre del riso"!

venerdì 3 settembre 2010

gatti-conigli: il ruggito del gatto-coniglio

ho due gatti:
una balenottera di 7 kg, bianca e chiazzata di macchie tigrate, che in realtà è un coniglio.
un topino nano tigrato, più tondo che lungo, che in realtà non è un gatto ma un cagnolino fusoso.

i due gatti si odiano e sono 4 anni, da quando il topino è arrivato in casa, che questo fa agguati su agguati alla gatta bianca, terrorizzando la gatta bianca a non finire, tanto che ormai, appena sente il nome del micio, abbassa le oracchie e si appiattisce.
ma ieri sera la gatta ha preso la sua grande rivincita. mentre micio, sattolo e incurante, passava sotto la sedia dove c'era lei, zac!! un paio di artigliate sul sederone del topino, che non capendo da dove o da chi provenisse l'agguato, ha fatto un volo trascinando dietro di sé la sedia e si è rifugiato nello spazio fra la tenda e la finestra.
ogni volta che provavo a scostare la tenda, questo spingeva indietro il sederone per appiattirsi ancora di più.

ci ha messo 20 min a uscire dalla cucina, 10 dei quali impiegati per camminare i tre metri circa che separano la finestra dalla porta, fatti rasente ai mobili della cucina, strisciando la pancia a terra (avete in mente il vecchio film della disney "quattro bassotti per un danese"? ecco così) mentre io lo accarezzavo e gli dicevo che andava tutto bene.

ma ancora stamattina il topino non è tranquillo e entra in cucina solo se deve, aka HO FAME E NON POSSO FARNE A MENO, se no....

alla prossima vi racconto del corvo psicopatico, se vi aggrada