giovedì 28 ottobre 2010

ho un bisogno assurdo di qualcosa, non so cosa.
che mi impedisca di scoppiare a piangere per nessun motivo, la sera in strada.
che non mi faccia camminare con le spalle sempre più curve, gli occhi bassi, le gambe così pesanti, così pesanti.
non avrei mai creduto che fare un passo costasse tanto fiato. che i capelli che mi ricadono sugli occhi possano essere un'effimera protezione. non guardatemi, non sfioratemi, non pensatemi. non chiedetemi come stai o come va.
potrei scoppiare a piangere, e non saprei neanche il perché. suoni e rumori mi rimbombano in testa, e a volte anche se smetto di pensare mi ritrovo così, come ora, come ieri sera, a dondolarmi ossessivamente su me stessa, sperando che il movimento mi culli via. sperando che il muro che fisso resti lì così, per sempre.
abbandono libri da leggere. mi costa troppa fatica finirli, gli occhi si chiudono e la stanchezza è allucinante. così come sono allucinanti i sogni, non li voglio, non li foglio fare: anche se al mattino sono una nebulosa indistinta so che hanno rubato spazio al mio frammentario riposo.
il limite delle mie forze, non solo fisiche.
avrei bisogno di sapere qualcosa, di fare qualcosa. progetti che non mi creino più ansia ma che allentino quella che già provo. qualche certezza, qualche sicurezza. è una cosa così strana?

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